La citta` fu distrutta nel 645 d.C.. Ci furono martirizzati Elia l’Eunuco, Isacco da Tifri e Appius (Appio) ai tempi delle spietate persecuzioni avviate dall’Imperatore Diocleziano a Al Bahnasa.
Al Maqrizi (1441 d.C.) menziono` la chiesa della Beata Vergine Maria di Al Bahnasa e ricordo` che si parlava della presenza di 360 chiese sparse nella citta`, di cui ne rimase sola una. Inoltre, alcuni indicano un albero antico ritenendo sia collegato alla Sacra Famiglia.
Ali Mubarak Pascia` nel suo libro “Al Khitat Al Tawfiqiyya Al Gadida” disse: “Ai tempi della Conquista Araba, quella citta` fu circondata da mura altissime, da muraglie fortificate, da torri inaccessibili e da costruzioni indistruttibili. Aveva quattro porte situate secondo i quattro punti cardinali e ogni porta disponeva di tre torri. La porta settentrionale era chiamata “Porta di Kondos”, quella occidentale
“ Porta del Monte”, quella meridionale “Porta di Tommaso” mentre il nome della Porta orientale era sconosciuto. Nella citta` c’erano tante chiese e palazzi. Ma una volta conquistata dagli Arabi, ne furono cambiati gli aspetti e le caratteristiche e di conseguenza ne scomparvero tanti dei suoi monumenti. La posizione attuale della citta` e` il villaggio Sandafa (Beni Mazar). Al Bahnasa e` considerato uno fra i posti di notevole importanza visitati dalla Sacra Famiglia.
Bibliografia:
- “Fuga della Sacra Famiglia da Betlemme verso l’Egitto e il ritorno” – A cura del frate Prete Filippo Anba Bishoy.
- Rassegna panoramica della Diocesi di Maghagha e Al Idwah per i Copti Ortodossi – Arciprete Shenouda Gerges.
- “Viaggio della Sacra Famiglia in Egitto e nella zona del Vecchio Cairo – Convento delle Suore del grande Martire San Giorgio al Vecchio Cairo.