La cisterna o serbatoio e` una struttura chiusa ermeticamente per il contenimento e per lo stoccaggio di acqua ed e` dotata di aperture per ritirarne l’acqua. La cisterna romana, in modo specifico, ha tre aperture: una per raccogliere l’acqua, un’altra per ritirarla e la terza apertura e` munita di una scala per la pulizia della cisterna. La cisterna antica scoperta nella chiesa della Vergine Maria ubicata a “Haret Zuwayla” e` un genere di cisterna romana di grandi dimensioni e non di quelle piccole che apparivano anticamente sotto le case.
Tale cisterna e` stata ritrovata a seguito delle opere molto accurate di rilevamento catastale eseguite sull’edificio della chiesa e anche grazie allo studio svolto dall’Istituto per gli Studi Copti – Dipartimento di Architettura. E` stato scoperto un vuoto dalla parte nord- occidentale della chiesa e quindi sono state realizzate le proiezioni architetturali (la mappatura) e le spartizioni o sezioni necessarie.
Si raggiunge questo vuoto tramite una stanza che funzionava da caffetteria nel cortile della chiesa e le cui pareti erano rivestite in legno e sezioni di alluminio. Dopo aver rimosso questi materiali installati recentemente, e` apparso palesemente il vuoto conducente alla cisterna che era piena d’acqua.
Grazie al piano attuato dallo Stato per ridurre il livello d’acqua sotterranea nell’area circostante, nonche’ al progetto mirante alla ristrutturazione delle fognature nella via di “Khronfish”, il livello d’acqua si e` abbassato e non si e` piu` alzato, il che ci ha consentito di fare accesso a questa cisterna.
La superficie della cisterna e` di quasi 80 metri piani ed il livello della sua pavimentazione e` inferiore a quello della strada di circa 8 metri. La cisterna e` costruita di muratura portante sormontata da curve coperte da archi in mattoni rossi. Le pareti sono verniciate in intonaco impermeabile.
Questa cisterna, localizzata nella zona di Zuwayla, e` una cisterna romana, la cui acqua venne usata dalla Sacra Famiglia quando visito` questa localita`.