Il Battistero antico:
Si trova nella chiesa del Martire Abaskhiron El Qillini dalla parte settentrionale, risale al quarto secolo e si crede che San Mose` l’Etiope abbia ottenuto la grazia ed il dono del Battesimo in questo luogo. Non e` piu` in uso ed e` stato sostituito con un altro nuovo Battistero.
La Mensa antica:
Si trova a ovest della chiesa antica di Anba Bishoy. Uno stretto corridoio largo 2 metri divide la chiesa dalla mensa antica che risale al quarto secolo. Ci si riunivano i Padri monaci la domenica, dopo la Santa Messa, per mangiare in comune (Agape). Loro si sedevano per terra, in ordine gerarchico monastico, mentre il Capo monastero si sedeva in testa alla mensa e leggeva alcuni brani della Sacra Bibbia oppure passi del Libro “Bostan El Rohban” (Giardini dei Monaci), affinche’ i monaci si nutrissero sia fisicamente che spiritualmente.
La mensa antica, sostituita attualmente da un’altra mensa nuova, contiene numerosi oggetti ed icone monumentali.
Mulino o Mola monumentale:
Risale al quarto secolo e consiste in una grande stanza contenente una grossa macina con ingranaggi in legno che fu guidata da animali (Mulino a forza animale). All’interno, ci sono due stanzette dalla parte settentrionale: la prima per immagazzinare il frumento e la seconda per la farina. La mola e` attualmente fuori uso.
Pozzo dei Martiri:
Profondo quasi 12 metri, e` il pozzo originale che si usava ai tempi di Anba Bishoy. In questo pozzo, i Berberi lavarono le loro spade macchiate del sangue dei Martiri che uccisero nel monastero di San Macario, durante la terza incursione nel 444 d.C.
I martiri furono 49 monaci fra i vecchi Padri di Scetes.
Il “Tafus” :
Il “Tafus” e` una parola greca e significa “Tomba o sepolcro”.
E` il posto di sepoltura dei Padri Monaci a seguito della loro morte.
E` ubicato a ovest della chiesa del Martire San Giorgio e risale a dopo il nono secolo d.C.
Il defunto Sua Santita` Papa Shenouda Ш fece costruire un nuovo “Tafus” nel 1986 accanto a quello vecchio.
La Fortezza:
Risale alla meta` del quinto secolo (474 d.C.) , e` ubicata all’ingresso antico del monastero al lato destro e fu costruito dal Re Zenone. E` un edificio di forma quadrata, le cui dimensioni sono 20×20 metri quadrati, i muri sono larghi circa due metri, e` alto quasi quindici metri e composto da tre piani.
Il primo piano: contiene il pozzo, che e`profondo 18 metri all’incirca. I monaci bevevano da questo pozzo durante l’assedio del monastero da parte dei Berberi. Ci sono anche alcune stanze usate per l’alloggio dei Padri monaci nonche’ per l’immagazinaggio dei cereali.
Il secondo piano: comprende la chiesa della Madonna Vergine, un forno per il pane ed una biblioteca.
Il terzo piano: contiene la chiesa dell’Angelo Michele. Il Maestro Ibrahim El-Gohary se ne occupo` in modo particolare e fece fare il Velo dell’altare che esiste fino ad oggi. La chiesa e` datata 1783 d.C.
Come funziona la fortezza: un frate stava alla vedetta sull’ultimo piano della fortezza per sorvegliare l’arrivo dei Berberi da lontano e appena li avvistava, suonava la campana e allora tutti i monaci si raggruppavano ed entravano nella fortezza attraverso un ponte o trave che termina con un gancio. Una volta entrati tutti i frati dentro la fortezza, il frate tirava la trave verso l’alto mediante una corda o fune fissata ad una carrucola, e cosὶ si chiude la fortezza, dove i frati ci rimanevano fino alla partenza dei Berberi.
Le vecchie Celle:
Risalgono al nono secolo e sono adiacenti alla muraglia antica del monastero ma non sono piu` in uso, perche’ sostituite con altre nuove celle.
Muraglia antica del monastero:
Risale al nono secolo, larga due metri, lunga quasi quindici metri e fu costruita dai monaci usando la roccia Selce.