Sono variegati i racconti del patrimonio orale egiziano che circolavano intorno alla Sacra Famiglia durante il suo viaggio nella terra d’Egitto, nel senso che variano tra miracoli, eventi importanti e personaggi che diedero una buona accoglienza alla Sacra Famiglia ed altri che la respinsero.
Miracolo dell’apertura delle porte fortificate di Al Farma per la Sacra Famiglia:
La Sacra Famiglia entro` in Egitto per via del deserto del Sinai, dalla parte di Al Farma, e quella era la prima citta` sulla sua strada. Faceva notte nel deserto, le porte della citta` erano chiuse e la gente dormiva. Allora, il Bambino tese la mano benedetta sulle porte che si aprirono all’istante. Gli abitanti di Al Farma accolsero molto bene la Sacra Famiglia e il Signore benedisse la citta` che divento`, successivamente, una delle Diocesi di gran rilievo in Egitto. Ci sorsero numerose chiese, le quali esistevano fino all’ottavo secolo. Ci fu costruito uno dei piu` grandi cattedrali antichi scoperti finora in Egitto, la cui superficie e` stimata:
82 metri x 42 metri. Ci si trova anche “La collina delle chiese”, siccome tutte le sue chiese furono fondate su un altopiano. Nel corso dei secoli, vissero centinaia di monaci nei suoi monasteri. La citta` di Al Farma era talmente nota che divenne il Centro di un Vescovado considerevole ; fra i suoi vescovi piu` famosi nella storia, ricordiamo Anba Youssab, Vescovo di Al Farma che assisto` al Concilio Ecumenico di Efeso.
Il primo Martire cristiano nella storia del Cristianesimo fu da Ashmounin:
Santo Wadamoun, il Martire del Cristianesimo…le tradizioni narrano che Gesu` fece tante grazie in questa citta`, pero` la vicenda piu` notevole successa la`, secondo il Sinassario e` la storia di Wadamoun di Armant.
In data 18 del mese di Masra leggiamo nel Sinassario: “ In questo giorno, fu martirizzato Santo Wadamoun di Armant. Un giorno, era a casa sua insieme a degli ospiti pagani, i quali parlando tra di loro dissero: “Ecco abbiamo udito che una donna era arrivata al paese di Ashmounin con un bambino che assomiglia ai figli dei Re.” Ed altri dissero: “Quel bambino e` arrivato nei territori egiziani?” E cosὶ passarono il tempo a parlare del Bambino. Andati via tutti, ognuno a casa propria, Wadamoun si alzo`, preparo` il suo animale da soma, ci salὶ su e giunse alla citta` di Ashmounin. Appena vide il Bambino Gesu` con Maria sua madre, si inginocchio` davanti a Lui.
Quando Gesu` lo vide, sorrise dicendogli: “Pace a te Wadamoun, ti sei stancato venendo fin qui per verificare cio` di cui stavate parlando nella vostra riunione. Alloggero` da te e casa tua sara` una dimora per me.” Santo Wadamoun si meraviglio` poi disse: “O mio Signore, desidero tanto che tu venga da me e alloggi a casa mia, ed io sia un tuo servo per sempre.” Il Bambino gli disse: “Casa tua sara` una dimora per me e per mia madre per sempre, perche’ una volta rientrato al tuo paese, gli adoratori degli idoli sapranno che sei stato da noi e saranno molto offesi e dispiaciuti. Spargeranno il tuo sangue a casa tua, ma tu non devi aver paura perche’ ti accogliero` da me nel Regno dei Cieli per l’eternita`, il luogo della gioia perenne ed eterna, e tu sarai il primo Martire nei paesi dell’Alto Egitto.”
L’uomo si alzo`, si mise in ginocchio davanti a Cristo Signore, che lo benedisse, poi ritorno` a casa sua. Una volta rientrato ad Armant,
i pagani seppero del suo arrivo e nella citta` si diffuse la voce che Wadamoun fece visita a Gesu`. Quindi, i pagani andarono in fretta da lui e con le loro spade lo uccisero, e cosὶ compie` il suo martirio. Quando fu annullato il culto dell’adorazione degli idoli, e il Cristianesimo si diffuse in Egitto, i cristiani trasformarono la sua casa in una chiesa dedicata alla Madonna Vergine Maria e a suo Figlio, gloria a Lui. Questa chiesa e` quella che si chiama “El Geyoshna” e significa “Chiesa del Vivo” ad Armant.
Fondazione dell’Altare piu` vecchio dell’Egitto a “Monte Qosqam”:
Fu fondato nel posto attuale del Monastero El Muharraq. Questa fu l’ultima tappa a cui giunse la Sacra Famiglia. In questo luogo, San Giuseppe il Falegname costruὶ una casupola in mattoni, ne coprὶ il tetto con i rami delle palme e salirono alla stanzetta superiore con un gradino di scala. Sembra che Giuseppe non avesse constatato che mancasse una finestra nella stanzetta, allora con un soffio del Bambino divino si aprὶ una piccola finestra.
In questa zona, la gente corse a ottenere la benedizione del Bambino divino e guarὶ dalle malattie e dai dolori.
Di fronte alla casupola, c’era un pozzo di acqua molto calda. Gesu` Bambino lo benedisse e, insieme a sua Madre e Giuseppe il Falegname, bevvero dalla sua acqua che divento` dolce come quella del Nilo. E cosὶ, chiunque ne bevesse o ci lavasse guariva da tutte le proprie malattie.
Il Vecchio Abu Saleh El Armanni ricorda che c’era un bacino contenente dell’acqua che si trasformo` in vino. A ovest della grotta, diventata poi una chiesa, c’e` una cupola scavata nella roccia al Monte occidentale, dove a volte la Vergine Maria si riparava. Piu` tardi, questa chiesa divenne un santuario per cristiani e non cristiani.
Abu El MaKarem ricorda che al Monte Qosqam c’era un bacino pieno d’acqua che si trasformo` in vino come nello sposalizio a Cana di Galilea, il primo miracolo compiuto da Cristo Signore e citato nel Vangelo secondo Giovanni, capitolo 2. Tale episodio potrebbe essere la ragione per cui la Beata Vergine Maria, nelle nozze di Cana di Galilea, chiese a Cristo Signore di fare qualcosa per gli invitati delle nozze, come se avesse ricordato l’episodio accaduto a Monte Qosqam in Egitto!
Prima di lasciare la casupola, la Vergine Maria chiese a suo Figlio di concedere una benedizione speciale al posto che fu da riparo e da rifugio per la Sacra Famiglia durante il suo viaggio lontano dalla Palestina. Gesu` esaudὶ la sua richiesta e le disse che tale posto era sacro per cui che ci sarebbe stata una chiesa e la casupola sarebbe diventata un altare dedicato a Dio e su cui sarebbero state presentate le offerte ed i voti per Dio. In piu` ci sarebbero stati tanti monaci Santi in questo posto e chiunque ci sarebbe venuto a chiedere la benedizione, la guarigione o qualsiasi altra grazia avrebbe ottenuto cio` che desiderava.
La casa di Youssy divento` il Monastero El Muharraq:
Alcuni Storici ricordano che un uomo di nome Youssy, proveniente dalla stirpe di Giudea e parente della Vergine Maria e di Giuseppe il Falegname, giunse dalla Siria, seguὶ l’itinerario della Sacra Famiglia in Egitto e la raggiunse a Monte Qosqam. Le comunico` cio` che aveva fatto Erode ai bambini Innocenti di Betlemme e che lui stava ancora cercando il Bambino Gesu`, sua madre e Giuseppe e minacciava di ucciderli con le proprie mani. Udito questo, la Vergine Maria si turbo` assai, abbraccio` il suo Bambino, salὶ al piano di sopra e si mise a guardare dalla finestra per paura che i soldati di Erode li stessero inseguendo. Il Bambino divino la tranquillizzo` dicendo: “Non aver paura, mia madre, e non piangere, vederti piangere mi rende triste. Non e` ancora giunto il momento di consegnare il Figlio dell’Uomo. I soldati non sapranno dove siamo.”
Poi, rivolse la parola a Youssy e disse: “O Youssy, hai fatto tanto per noi e hai sopportato la fatica del viaggio per numerose miglia, pertanto la tua ricompensa sara` grande.”
Tacque un momento, poi disse a Youssy: “Riposa tu adesso, e qui potresti dormire…Youssy ubbidὶ, prese una pietra, la mise sotto la testa e chiuse gli occhi. Non passo` che poco tempo e rese l’anima. Seppellirono il corpo accanto alla casa e misero una pietra rettangolare (Lapide) sulla tomba, su cui scrissero il nome di Youssy in ebraico. Sembra che il racconto di Youssy fosse l’ultimo evento della Sacra Famiglia al Monte Qosqam, dove passo` sei mesi e dieci giorni. Poi, apparve un angelo del Signore a Giuseppe il Falegname e gli ordino` di ritornare in Palestina perche’ Erode era morto.